JUJUTSU KAISEN. (2020)
(serie d'animazione)
Regia di: Sung Hoo Park
Scritto da: Hiroshi Seko
Manga originale di: Gege Akutami
Produttori: Hiroaki Matsutani, Makoto Kimura, Toshihiro Maeda, Yoshiaki Takagaki, Yuriha Murai
Produzione: Jujutsu Kaisen Production Committee, Mainichi Broadcasting System, MAPPA, Shueisha, Sumzap, TOHO animation
Animazioni: MAPPA
Edizione Italiana: Crunchyrol
Episodi: 47 da 22' - 2 stagioni + 1 film
USCITA ITALIANA: 26 LUGLIO 2022
Il manga paranormale scritto e disegnato da Akutami diventa un anime grazie ai geniali artisti dello studio MAPPA, con cui danno vita ad una serie d'azione che in breve tempo è riuscita a conquistare un largo consenso.
Le emozioni negative delle persone, se incontrollate, confluiscono all'esterno diventando maledizioni che solo gli stregoni possono esorcizzare. Yuji Itadori è uno studente del liceo con un gran cuore che fa parte del club dell'occulto. Vive con suo nonno malato a cui giura di aiutare sempre gli altri, fino al giorno in cui mangia una reliquia, un dito appartenuto ad un entità malvagia, per aiutare i suoi compagni alle prese con una maledizione. Da quel giorno viene tenuto sotto osservazione dal potente stregone Satoru Gojo, responsabile dell'Istituto di Arti Occulte di Tokyo, fino al momento in cui riuscirà ad esorcizzarlo. Dopo quell'evento Itadori entrerà a far parte dell'istituto per far crescere le sue abilità e sconfiggere chi vuole sottomettere l'umanità.
La storia aveva già tutti gli elementi per conquistare un ampio pubblico, con azione, comicità ed elementi fantastici, cosa che gli studios d'animazione giapponese MAPPA hanno saputo tradurre eccellentemente in animazioni. Una scrittura oculata doveva solo occuparsi di seguire con quanta più fedeltà il progetto e mantenere un buon ritmo tra azione e momenti più tranquilli, conditi da una buona dose di comicità. Una costruzione oculata che però ha avuto una pianificazione troppo azzardata, soprattutto nella prima stagione, allungata senza molta convinzione da una parte di storia che sembra più un filler che altro. Cosa ben differente per la seconda stagione, con una storia dal ritmo più sostenuto e spazio anche per il passato di alcuni personaggi.
Anche se in numero limitato, pochi personaggi carismatici riescono comunque a trainare il progetto che, nel complesso però sembra più confusionario che altro. La storia infatti non sembra prendere una decisione nella strada da seguire, nei personaggi da mettere in primo piano, concentrando (apparentemente) l'attenzione sulle figure dei cattivi, mentre alcuni personaggi presenti in una stagione sono assenti inspiegabilmente nell'altra. In generale la produzione sembra concentrarsi più sulle fasi d'azione, sul lato tecnico realizzate splendidamente, che nel creare un lungo filo logico, cercando di far ordine nelle idee dell'autore.
Aspetti negativi che non vengono fuori subito e che pongono qualche riflessione nello spettatore a circà metà della visione delle stagioni. Pubblico divertito invece dalla formula composta dalle singole vicende mista al carisma dei personaggi che le vivono.
Alla fine il mix funziona sulla maggior parte degli aspetti, soprattutto quello visuale, mentre per quanto riguarda la storia non viene rivelato neanche una sorta di indizio verso un obbiettivo o fine che l'autore vuole, prima o poi, raggiungere. Nel complesso una maggiore attenzione all'ordine e al flusso del racconto avrebbe portato di sicuro il progetto nell'olimpo del genere.
. Fine dell'articolo.
Leggi...
(2020)
(serie d'animazione)
Regia di:
Sung Hoo Park
Scritto da:
Hiroshi Seko
Manga originale di:
Gege Akutami
Produttori:
Hiroaki Matsutani, Makoto Kimura, Toshihiro Maeda, Yoshiaki Takagaki, Yuriha Murai
Produzione:
Jujutsu Kaisen Production Committee, Mainichi Broadcasting System, MAPPA, Shueisha, Sumzap, TOHO animation
Animazioni:
MAPPA
Edizione Italiana:
Crunchyrol
Episodi:
47 da 22' - 2 stagioni + 1 film
USCITA ITALIANA: 26 LUGLIO 2022
Il manga paranormale scritto e disegnato da Akutami diventa un anime grazie ai geniali artisti dello studio MAPPA, con cui danno vita ad una serie d'azione che in breve tempo è riuscita a conquistare un largo consenso.
Le emozioni negative delle persone, se incontrollate, confluiscono all'esterno diventando maledizioni che solo gli stregoni possono esorcizzare. Yuji Itadori è uno studente del liceo con un gran cuore che fa parte del club dell'occulto. Vive con suo nonno malato a cui giura di aiutare sempre gli altri, fino al giorno in cui mangia una reliquia, un dito appartenuto ad un entità malvagia, per aiutare i suoi compagni alle prese con una maledizione. Da quel giorno viene tenuto sotto osservazione dal potente stregone Satoru Gojo, responsabile dell'Istituto di Arti Occulte di Tokyo, fino al momento in cui riuscirà ad esorcizzarlo. Dopo quell'evento Itadori entrerà a far parte dell'istituto per far crescere le sue abilità e sconfiggere chi vuole sottomettere l'umanità.
La storia aveva già tutti gli elementi per conquistare un ampio pubblico, con azione, comicità ed elementi fantastici, cosa che gli studios d'animazione giapponese MAPPA hanno saputo tradurre eccellentemente in animazioni. Una scrittura oculata doveva solo occuparsi di seguire con quanta più fedeltà il progetto e mantenere un buon ritmo tra azione e momenti più tranquilli, conditi da una buona dose di comicità. Una costruzione oculata che però ha avuto una pianificazione troppo azzardata, soprattutto nella prima stagione, allungata senza molta convinzione da una parte di storia che sembra più un filler che altro. Cosa ben differente per la seconda stagione, con una storia dal ritmo più sostenuto e spazio anche per il passato di alcuni personaggi.
Anche se in numero limitato, pochi personaggi carismatici riescono comunque a trainare il progetto che, nel complesso però sembra più confusionario che altro. La storia infatti non sembra prendere una decisione nella strada da seguire, nei personaggi da mettere in primo piano, concentrando (apparentemente) l'attenzione sulle figure dei cattivi, mentre alcuni personaggi presenti in una stagione sono assenti inspiegabilmente nell'altra. In generale la produzione sembra concentrarsi più sulle fasi d'azione, sul lato tecnico realizzate splendidamente, che nel creare un lungo filo logico, cercando di far ordine nelle idee dell'autore.
Aspetti negativi che non vengono fuori subito e che pongono qualche riflessione nello spettatore a circà metà della visione delle stagioni. Pubblico divertito invece dalla formula composta dalle singole vicende mista al carisma dei personaggi che le vivono.
Alla fine il mix funziona sulla maggior parte degli aspetti, soprattutto quello visuale, mentre per quanto riguarda la storia non viene rivelato neanche una sorta di indizio verso un obbiettivo o fine che l'autore vuole, prima o poi, raggiungere. Nel complesso una maggiore attenzione all'ordine e al flusso del racconto avrebbe portato di sicuro il progetto nell'olimpo del genere.